giovedì 28 febbraio 2008

Giuseppe Maniscalco


ESTATE A MARAGANI


Ascolto il silenzio

color bianco acquerello dell'onda d'estate

rinfrescar gli asciutti granelli di sabbia

e le torride giache (1) di Maragani(3)

Quand’anche,

una tempera blu oltremare

tinge d’azzurro sfumato il celeste tavolato

dall’orizzonte all’estremo lembo fra le giache (1).

E ancora ascolto

il lento fluir del ruscello,

nascosto fra i canneti

di quell’impervio roccioso declivio.

Ed il ceuso (2), che da monte

guarda la sponda del mare

e mostra quel naturale abbandono ancor vivente.

Emozioni idilliache a non finire!

Ove un granchio disperso fra la sabbia

cerca una mano che lo riversi in mare.

Ringraziar vorrei la natura,

con canti e armonie di violini

per il dono dei silenzi dei colori.

E invocar vorrei che l’uomo non contamini

il ceuso, le giache e il mar di Maragani.

NOTE

______________________________________________

(1) “giache: grossi ciottoli di mare.

(2) ”ceuso: gelso in dialetto Saccense.

(3) “Maragani: splendida spiaggia del mare di Sciacca.

20-07-2007 - Giuseppe Maniscalco

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