ESTATE A MARAGANI
Ascolto il silenzio
color bianco acquerello dell'onda d'estate
rinfrescar gli asciutti granelli di sabbia
e le torride “giache” (1) di “Maragani”(3)
Quand’anche,
una tempera blu oltremare
tinge d’azzurro sfumato il celeste tavolato
dall’orizzonte all’estremo lembo fra le “giache” (1).
E ancora ascolto
il lento fluir del ruscello,
nascosto fra i canneti
di quell’impervio roccioso declivio.
Ed il “ceuso” (2), che da monte
guarda la sponda del mare
e mostra quel naturale abbandono ancor vivente.
Emozioni idilliache a non finire!
Ove un granchio disperso fra la sabbia
cerca una mano che lo riversi in mare.
Ringraziar vorrei la natura,
con canti e armonie di violini
per il dono dei silenzi dei colori.
E invocar vorrei che l’uomo non contamini
il “ceuso”, le “giache” e il mar di “Maragani”.
NOTE
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(1) “giache”: grossi ciottoli di mare.
(2) ”ceuso”: gelso in dialetto Saccense.
(3) “Maragani”: splendida spiaggia del mare di Sciacca.
20-07-2007
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